L'Antico Testamento nel Libro dell'Apocalisse – Parte seconda

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Jerusalem, Israel

La Vera Guerra nella Seconda Venuta

In Apocalisse 19, vediamo Yeshua ritornare come Comandante in Capo, seguito dagli eserciti angelici. Apocalisse 19:11, 14 – “ Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava … giudica e guerreggia. Gli eserciti del cielo … lo seguivano su cavalli bianchi ”.

In Giosuè 5:13-15, Yeshua apparve a Giosuè come il Comandante, anche se non abbiamo visto nessun esercito con Lui. In II Re 6:17 Eliseo vide gli eserciti del cielo, ma non c'era nessun Comandante con loro.

Apocalisse 19 è una sintesi di Giosuè 5 e II Re 6. Il contesto storico di Giosuè è una guerra contro i Cananei; quello di II Re contro gli Aramei. Senza questo contesto, si potrebbero fraintendere le battaglie celesti di Apocalisse 19, pensando che in quel momento non ci fosse alcuna guerra reale in corso.

Zaccaria 14 descrive il lato terreno della battaglia: le nazioni del mondo attaccano Gerusalemme ( versetto 2 ); Yeshua ritorna per combatterle ( versetto 3 ); i Suoi piedi si posano sul Monte degli Ulivi (versetto 4); è accompagnato da un esercito celeste ( versetto 5 ). L'Apocalisse offre la visione celeste; i profeti ebrei quella terrena. Abbiamo bisogno di entrambe  le visioni per comprendere il quadro completo.

Saranno coinvolti 4 eserciti, tre grandi e uno piccolo. Ci sarà un grande esercito di angeli, un grande esercito di demoni, un grande esercito delle nazioni e un piccolo esercito in Israele. [Si può capire perché è fondamentale pregare per i credenti messianici nell'esercito israeliano]. Apocalisse 12:7 - " Scoppiò una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combatterono contro il dragone; e il dragone e i suoi angeli combatterono ". Michele è un comandante angelico il cui compito è combattere per la nazione di Israele ( Daniele 12:1 ).

Restaurazione del Giardino dell'Eden

Apocalisse 6:14 descrive i cieli arrotolati come un rotolo. Apocalisse 6 cita Isaia 34:4 : " L'esercito del cielo si dissolverà e i cieli saranno arrotolati come un rotolo ".

Apocalisse 19:15 descrive Yeshua che calpesta l'uva dell'ira di Dio. Cita Isaia 63:3 : " Ho pigiato l’uva nel tino da solo ... e li ho calpestati nella mia ira; il loro sangue è spruzzato sulle mie vesti ".

Apocalisse 21:1 descrive un nuovo cielo e una nuova terra. Apocalisse 21 cita Isaia 65:17 : " Io creo nuovi cieli e una nuova terra ".

Apocalisse 21:23 descrive la Nuova Gerusalemme come se non avesse bisogno del sole o della luna che la illuminassero. [Nota: non dice che non ci sarà più il sole, ma che non ci sarà bisogno della luce del sole per illuminare la città.] Apocalisse 21 cita Isaia 60:19 : “ Il sole non sarà più la tua luce di giorno, né la luna ti illuminerà con il suo chiarore ”.

Apocalisse 21:12 descrive la Nuova Gerusalemme con dodici porte che prendono il nome dalle tribù d'Israele. Apocalisse 21 cita Ezechiele 48:31 : " Le porte della città porteranno i nomi delle tribù d'Israele; tre porte a settentrione: una porta per Ruben, una porta per Giuda ..."

Nella descrizione della Nuova Gerusalemme in Apocalisse 21 si trovano numerose citazioni da Isaia, Ezechiele e Zaccaria. Il contesto di tutte queste descrizioni è la restaurazione di Israele e l'instaurazione del regno messianico sulla terra. Senza questo contesto, l'Apocalisse sarebbe erroneamente interpretata come un nirvana indù o un fantasy spaziale hollywoodiano.

Molti cristiani benintenzionati vedono il libro dell'Apocalisse più come un'allucinazione psichedelica che come una restaurazione biblica. Pertanto, la portata generale delle profezie sulla fine dei tempi è diventata purtroppo irrilevante per la maggior parte delle persone, mentre dovrebbe essere l'avanguardia del messaggio evangelico per la nostra generazione.

Apocalisse 22 descrive un fiume di vita, alberi e frutti. Questa è una continuazione della profezia di Ezechiele 47:1-12. È anche un riferimento al Giardino dell'Eden in Genesi 2. In Apocalisse, Giovanni descrive una restaurazione dell'Eden, non una sostituzione della creazione. La teologia della sostituzione è errata, non solo riguardo a Israele, ma riguardo ai propositi di Dio per l'intero pianeta. Dio è impegnato nella restaurazione, non nella sostituzione.

La Fine Pianificata prima dell'Inizio

Gli aspetti più significativi del contesto dell'Antico Testamento nel libro dell'Apocalisse si trovano negli ultimi capitoli. La Bibbia non solo è coerente dall'inizio alla fine, ma ha anche una perfetta simmetria. Gli ultimi tre capitoli dell'Apocalisse rispecchiano i primi tre della Genesi. All'inizio della Genesi troviamo la creazione, la realizzazione del Giardino dell'Eden, il matrimonio di Adamo ed Eva e la vittoria del serpente.

Alla fine dell'Apocalisse troviamo la nuova creazione, la restaurazione del Giardino dell'Eden, il matrimonio di Yeshua e della sua sposa e la sconfitta del serpente.  Nella Genesi 3 l'uomo pecca. Nell'Apocalisse 20 (terzo dall'ultimo capitolo) il peccato giunge al suo giudizio finale. [L'Apocalisse 20 spiega che il serpente della Genesi 3 era in realtà Satana].

Nessun ingegnere, architetto o imprenditore edile sano di mente poserebbe mai il primo mattone o darebbe il primo colpo di pala prima che ogni vite, ogni filo e ogni dettaglio dell'edificio fossero già stati pianificati nel progetto scritto. Prima ancora che Dio dicesse: «Sia la luce», Egli aveva già pianificato la fine nel libro dell'Apocalisse. I rabbini dicono che la Torah e il Messia esistevano prima della creazione nella Genesi.

Dio pianificò il Suo regno «prima della fondazione del mondo» (Matteo 25:34, Efesini 1:4, I Pietro 1:20, Apocalisse 13:8). Un altro detto rabbinico recita: “L'ultima cosa da fare è la prima da pianificare”. Tutto nella Genesi è stato fatto tenendo già in mente la perfezione finale dell'Apocalisse. Prima che Dio scrivesse le prime pagine del Suo libro, aveva già pianificato un lieto fine negli ultimi capitoli.