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Guida alla Preghiera per i Credenti Israeliani

Writer: Ann CarrollAnn Carroll


1. PER UNA COMUNIONE PIÙ PROFONDA CON il PADRE, il FIGLIO E lo SPIRITO SANTO Con poche risorse in uno dei luoghi più difficili della terra, i credenti ebrei e arabi hanno bisogno di una comunione più intima con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, fino a quando non saranno sufficientemente preparati per il loro destino e la loro chiamata.


“…e di conoscere l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.” Efesini. 3:19


2. PIU' COMUNITA' E VITTORIA SUL PECCATO

La maggior parte dei credenti non ha vicino una comunità (gruppi domestici/rapporti responsabili), eppure si trova ad affrontare stress estremi, tentazioni e forze del male.


“Il Signore poi vi faccia crescere e abbondare in amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso di voi, per rendere saldi e irreprensibili i vostri cuori in santità, davanti a Dio Padre nostro, al momento della venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi.” 1Tessalonicesi 3:12


3. CHE SIA ACCOLTA LA VOCAZIONE BIBLICA

I credenti ebrei devono comprendere meglio la loro identità e la loro chiamata come sacerdoti, nazione santa, ospite delle nazioni, luce per le nazioni e come prepararsi ad accogliere il ritorno di Gesù. Pregate che si trasformino in servitori umili e disposti al sacrificio mentre si arrendendosi e benedicendo le nazioni dei gentili. Che si possa eliminare ogni confusione sulla loro identità di credenti in Gesù con eredità ebraica. (L'identità ebraica messianica è piuttosto nuova e criticata).


“anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo. Infatti si legge nella Scrittura: «Ecco, io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chiunque crede in essa non resterà confuso». Per voi dunque che credete essa è preziosa; ma per gli increduli «la pietra che i costruttori hanno rigettata è diventata la pietra angolare, pietra d'inciampo e sasso di ostacolo». Essi, essendo disubbidienti, inciampano nella parola; e a questo sono stati anche destinati. Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa”. 1 Pietro 2:5, 9


4. POSSA IL RESIDUO AUMENTARE DI NUMERO

Un piccolo gruppo di credenti ebrei israeliani vive in una società non ancora raggiunta - meno della metà dell'1% della popolazione ebraica è credente in Gesù, e i cristiani arabi sono solo il 2% della popolazione israeliana e per lo più cattolici tradizionali/greco-ortodossi. La società ebraica israeliana è per il 55% laica o atea, per il 33% ortodossa tradizionale e per il 12% ultraortodossa/chassidica.


“Il Signore aggiungeva al loro numero ogni giorno quelli che venivano salvati” Atti 2:47


5. PER I CREDENTI PERSEGUITATI CHE DEVONO ESSERE INCORAGGIATI/SENZA PAURA

i credenti ebrei sono visti dagli israeliani come nemici dell'ebraismo rabbinico, la religione ufficiale, mentre gli arabi cristiani minacciano l'Islam (i musulmani sono il 20% della popolazione). I credenti subiscono discriminazioni lavorative, sociali e abitative a causa della loro fede. Il Nuovo Testamento e i fatti relativi a Gesù e alla Chiesa primitiva sono sconosciuti/fraintesi dalla società israeliana.


"Il popolo santo di Dio deve sopportare la persecuzione con pazienza e rimanere fedele”. Apocalisse 13:10


6. POSSANO LE FAMIGLIE CRESCERE, ANCHE SE SOTTO ATTACCO

La maggior parte delle famiglie credenti patisce difficoltà economiche e debiti (Israele è tra i primi 20 Paesi più costosi), sperimenta il rifiuto da parte di familiari non salvati o è priva del sostegno della famiglia. Negli ultimi 10 anni i divorzi sono più comuni e molti giovani adulti stanno abbandonando la fede dei genitori, soprattutto quella dei leader. Alcuni sono attratti dalla società secolare e mondana (Tel Aviv è nota come una delle "città più gay del mondo", si dice che il 25% della popolazione sia omosessuale).


“A colui che può preservarvi da ogni caduta e farvi comparire irreprensibili e con gioia davanti alla sua gloria” Giuda 24


7. SICUREZZA FISICA E GUARIGIONE DALLE EMOZIONI

Come accade spesso in Israele, molti credenti soffrono di paura, ansia, depressione, traumi e malattie mentali. La sicurezza fisica è una preoccupazione quotidiana in alcune aree. (Gli israeliani hanno un tasso di Disturbo da Stress Post-Traumatico tre volte superiore rispetto agli Stati Uniti a causa del terrorismo, delle guerre, dell'antisemitismo, del servizio militare obbligatorio in zone pericolose tra i 18 e i 21 anni).


“Carissimo, io prego che in ogni cosa tu prosperi e goda buona salute, come prospera l'anima tua” 3 Giovanni 2


8. PER LA CAPACITÀ E IL DESIDERIO DI EMIGRARE (ALIYAH) DEI CREDENTI EBREI

Tutte le immigrazioni dei credenti sono vietate dalle autorità rabbiniche e governative nel procedimenti legali. Coloro che credono che Gesù sia il Messia sono respinti, mentre buddisti, seguaci della new age, atei sono accettati. Più di 1 milione di credenti con un genitore o un nonno ebreo potrebbero avere i requisiti per immigrare (Aliyah), se questa discriminazione cessasse.


“E io li ricondurrò nel loro paese che avevo concesso ai loro padri” Geremia 16:15


9. PROVVIGIONI E SOSTEGNO A CHIESE E MINISTRI

Sebbene esistano centinaia di congregazioni/chiese domestiche e organizzazioni no profit, la maggior parte di esse non possiede strutture, non ha personale retribuito e formato, fa fatica a causa delle risorse insufficienti e soffre di azioni giudiziarie. Si stima che solo l'1% di tutte le donazioni in Israele da parte dei cristiani raggiunga le organizzazioni evangeliche locali, vengono invece destinate esclusivamente agli ebrei ortodossi, alle organizzazioni no profit laiche o agli enti governativi. Che la Chiesa globale possa iniziare a donare generosamente alle chiese israeliane, alle organizzazioni no profit e alle famiglie di credenti che testimoniano e costruiscono il Regno di Dio in Israele.


“Infatti, se gli stranieri sono stati fatti partecipi dei loro beni spirituali, sono anche in obbligo di aiutarli nelle loro necessità materiali” Romani 15:25-27


10. PERCHE’ CI SIA LA LIBERTA' DI UDIRE LA BUONA NOVELLA /EVANGELIZZARE

Che il Vangelo possa essere condiviso in tutti gli ambiti della società. Storicamente tutti i media/radio/tv sono stati controllati dalle autorità rabbiniche e governative che hanno vietato il Vangelo nelle lingue originarie. Le organizzazioni ortodosse antimessianiche e persino alcuni cristiani evangelici cercano attivamente di bloccare la diffusione del Vangelo da parte dei credenti locali. I turisti non del luogo sono limitati da visti di soli 3 mesi all'anno. Nessuna organizzazione missionaria globale può operare qui pubblicamente. Possono operare alcune organizzazioni cristiane che hanno iniziato 30 anni fa ma che hanno firmato accordi di non evangelizzazione.


Attualmente è legale per i cittadini evangelizzare gli adulti, ma esistono restrizioni nella legge del Codice Penale del 1977 (che proibisce di condividere la fede cristiana attraverso l'insegnamento o l'aiuto ai minori senza il consenso dei genitori o ai poveri/bisognosi/anziani. Entrambi sono punibili con il carcere). Recentemente è stato promosso dai leader ultraortodossi un emendamento che modificherebbe la legge riguardo ai tentativi di condividere direttamente la buona novella, per posta diretta o online, a qualsiasi adulto. Questo metterebbe fuori legge tutte le chiese/ministeri.


“Ed ora, Signore, volgi lo sguardo alle loro minacce e concedi ai tuoi servi di annunziare con tutta franchezza la tua parola. Stendi la mano perché si compiano guarigioni, miracoli e prodigi nel nome del tuo santo servo Gesù”.

Atti 4:29-30


11. PIÙ LAVORATORI E CAPI DI CHIESA MATURI

Tra le comunità ebraiche, russe e arabe c'è un bisogno critico di lavoratori: insegnanti di Bibbia, predicatori, insegnanti per i giovani e i bambini, responsabili del culto e amministratori, oltre a fondi sufficienti per pagare gli stipendi. Esiste una piccola scuola biblica per coloro che parlano ebraico, russo o arabo, quindi la maggior parte dei leader della chiesa sono autodidatti.


“Vi darò pastori secondo il mio cuore, i quali vi guideranno con scienza e intelligenza.” Geremia 3:15


12. POSSA LA CHIESA LOCALE CONNETTERSI ALLA CHIESA GLOBALE

La maggior parte dei credenti ebrei o arabi, le loro chiese e i loro ministeri, non ha collegamenti con i credenti di altre nazioni, ma accolgono con favore le relazioni con loro. Sebbene diversi milioni di turisti cristiani visitino Israele ogni anno, raramente incontrano i credenti locali. La maggior parte si concentra solo sui siti della Terra Santa. Le guide turistiche spesso scoraggiano i turisti dall'incontrare i credenti, con limiti di tempo molto stretti. Pregate che i cristiani globali cerchino di stabilire relazioni con il resto dei credenti, richiedendo bollettini ministeriali, aumentando la preghiera, il sostegno finanziario, gli incontri di zoom e la comunicazione.


“…finché arriviamo tutti all'unità della fede” Efesini 4:13

Questa Guida alla preghiera è fornita da FindingTheHoly@gmail.com , che è da contattare per ulteriori copie. Per trovare i credenti e i vari ministeri, le informazioni di contatto e ordinare le newsletter, visitate queste reti:



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